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Partecipazione dell’Avv. Sebastiano Stufano al webinar “Bonus edilizi: le modifiche del 2023 e le prospettive future

In occasione della nuova edizione di Memento Fiscale, la Giuffrè Francis Lefebvre ha organizzato un webinar dal titolo “Bonus edilizi: le modifiche del 2023 e le prospettive future”. Quale relatore dell’evento, l’Avv. Stufano ha trattato il tema dell’importanza di controlli approfonditi sui crediti fiscali e la relativa cessione in sicurezza.  Di seguito un estratto del suo intervento: “La materia della cessione dei crediti fiscali categoriea bonus e superbonus mostra le sue crepe man mano che la giurisprudenza scava nelle implicazioni giuridiche dei casi patologici. Ora, al di là delle valutazioni di opportunità della misura agevolativa e della inadeguatezza della tecnica legislativa a cui peraltro siamo abituati, possiamo trarre alcuni punti fermi.
Sul piano della sicurezza della circolazione dei crediti sono essenzialmente due le criticità da risolvere.
La prima, data dal concorso nella creazione di un credito inesistente o non spettante. E in questo, le norme prevedono una presunzione di non colpevolezza del cessionario che sia in possesso dei documenti elencati dall’art. 121, comma 6bis del D.L. 34/2020. Ma poiché la creazione di un credito inesistente è anche una frode e dunque una violazione penalmente rilevante, c’è il problema della sequestrabilità del profitto del reato. Profilo, questo, che il cessionario può sterilizzare adottando un adeguato schema contrattuale che riduca al minimo il tempo di permanenza del credito nel suo cassetto fiscale congiuntamente al risorso alla figura dell’escrow agent che congela il corrispettivo fino all’effettivo utilizzo del credito in compensazione.
La seconda criticità è più complessa e stranamente finora sottovalutata dai cessionari. Vale a dire l’indebita compensazione di crediti inesistenti o non spettanti a certe condizioni anche penalmente rilevante in base all’art. 10quater d.lgs. 74/2000.
Sul piano della condotta non c’è dubbio che se il credito è oggettivamente inesistente o non spettante, essa è pienamente integrata. Tutto si gioca sull’elemento soggettivo che, secondo la Corte di Cassazione va valutatato in relazione alle concrete cautele adottate dal cessionario, al di là dell’ipotesi di concorso con il beneficiario originario del credito. E sotto questo profilo, solo dimostrando di aver eseguito controlli preventivi accurati e approfonditi si può ragionevolmente escludere la rilevanza penale del fatto e scongiurare un sequestro preventivo per equivalente a carico del cessionario.